(Yaoundé, Camerun, 1967 – vive e lavora tra Gand e Yaoundé)
Pascale Marthine Tayou è un artista camerunense la cui ricerca si sviluppa intorno ai temi della globalizzazione, delle migrazioni, delle identità fluide e delle trasformazioni sociali. Le sue opere spaziano tra installazione, scultura, disegno e assemblaggio, e si caratterizzano per l’uso di materiali eterogenei – oggetti quotidiani, prodotti industriali, elementi naturali, icone popolari – ricombinati in nuove configurazioni poetiche e visionarie.
La sua pratica, profondamente legata al viaggio e all’incontro tra culture, riflette un approccio aperto, ironico e critico nei confronti delle dinamiche contemporanee, trasformando simboli e oggetti della vita comune in potenti metafore sociali.
Tayou ha esposto in prestigiose istituzioni e manifestazioni internazionali, tra cui Documenta 11 a Kassel (2002), la Biennale di Venezia (2005, 2009, 2017), il MACRO di Roma, la Tate Modern di Londra, il Palais de Tokyo di Parigi, il Kunsthaus di Bregenz e il BOZAR di Bruxelles. Le sue installazioni sono state presentate in numerosi musei e spazi pubblici in Europa, Africa, Asia e Stati Uniti, consolidando una visione artistica che unisce locale e globale, intimo e collettivo.