Arcangelo Sassolino

(Vicenza, 1967 – vive e lavora a Vicenza)

Arcangelo Sassolino sviluppa una ricerca che unisce arte, ingegneria e fisica, dando vita a opere e installazioni caratterizzate da tensione, precarietà e trasformazione. Dopo aver frequentato la School of Visual Arts di New York negli anni ’90, torna in Italia e inizia un percorso che lo porta a sperimentare con materiali industriali come acciaio, vetro, cemento, aria compressa e fluidi ad alta pressione.

Le sue opere, spesso concepite come macchine o dispositivi in grado di agire autonomamente, mettono in scena processi irreversibili: la resistenza dei materiali, il rischio del collasso, l’imprevedibilità della rottura. La scultura diventa così evento, una condizione instabile che coinvolge lo spettatore in una dimensione di attesa e tensione emotiva.

Sassolino ha esposto in numerose istituzioni e manifestazioni internazionali, tra cui il MACRO di Roma, la Fondazione VOLUME! a Roma, Palazzo Grassi a Venezia, Palais de Tokyo a Parigi, e la Biennale di Venezia (2022, Padiglione Malta). Le sue installazioni sono state presentate in contesti museali e spazi pubblici in Europa, Stati Uniti e Medio Oriente, consolidando una ricerca unica nel panorama dell’arte contemporanea internazionale.