Gianni Piacentino (Coazze, Torino, 1945) è un artista italiano celebre per le sue sculture e dipinti ispirati a motociclette, automobili e velivoli, caratterizzati da precisione tecnica e superfici impeccabili. Dopo un periodo iniziale associato al movimento dell’Arte Povera, cui partecipò già nel 1966, Piacentino se ne distaccò rapidamente per seguire una propria via artistica distintiva.
Negli anni sessanta e settanta sviluppò le sue serie più famose, come “Vehicles” e “Flights”, in cui rappresenta prototipi immaginari di mezzi aerodinamici realizzati con materiali industriali e vernici metallizzate, combinando estetica minimalista e design meccanico.
Piacentino è sia artista che artigiano: ha lavorato come consulente in una fabbrica di vernici speciali, è stato pilota e “passeggero” in gare di sidecar, ed è noto per il suo perfezionismo tecnico, che ha definito come parte della sua “estetica della tecnica”.
La sua carriera artistica è internazionalmente riconosciuta: ha esposto in importanti istituzioni come il MoMA PS1 di New York, il Museo d’Arte Contemporanea di Chicago, il Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, la Nationalgalerie di Berlino, il Palais des Beaux-Arts di Bruxelles, Documenta 6 a Kassel (1977), la Biennale di Venezia (1993) e la Quadriennale di Roma.
Nel 2015, la Fondazione Prada di Milano ha dedicato a Piacentino una grande mostra antologica, curata da Germano Celant, che ha ripercorso il suo lavoro dal 1965 al 2015.
Oggi vive e lavora a Torino, dove continua a esplorare il confine tra arte e tecnologia, mantenendo la sua visione unica e rigorosa