Pizzi Cannella nasce nel 1955 a Rocca di Papa (Roma).
Dal 1975 frequenta il corso di pittura di Alberto Ziveri presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e contemporaneamente si iscrive al corso di Filosofia all’Università La Sapienza. Tiene la sua prima personale nel 1978, alla Galleria La Stanza di Roma. Nel 1982 stabilisce il suo studio nell’ex pastificio Cerere, nel quartiere di San Lorenzo, dando vita, insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, alla Scuola di San Lorenzo.
Dello stesso anno è la sua prima personale presso la Galleria L’Attico di Fabio Sargentini a Roma (galleria con la quale collabora tuttora). Seguono nella stessa stagione (1984-1985) le personali di New York (Annina Nosei Gallery), quella di Berlino (Folker Skulima Galerie) e, nell’anno successivo, quella alla Galerie Triebold di Basilea (galleria con la quale lavorerà fino al 2002). Tiene, inoltre, negli anni, diverse mostre personali in gallerie private in Italia e all’estero: Galleria Cannaviello di Milano (1987, 1990, 1991, 1996, 2020); Galleria Vidal- Saint Phalle di Parigi (1990, 1993, 1997, 1999, 2004, 2008, 2014); Galleria Bagnai di Siena e Firenze (1991, 1994, 1997, 1999, 2002, 2006, 2010, 2013); Galleria Di Meo di Parigi (1993, 1997, 2006); Otto Gallery di Bologna (1998, 2000, 2004, 2008, 2013); Galleria Volume di Roma (2000); Galleria Lo Scudo di Verona (2003); Galleria Bibo’s Place di Todi (2016) e poi a Roma; Fondazione Pastificio Cerere (2016) e Galleria Mucciaccia di Roma (2012, 2019); Partners & Mucciaccia Gallery di Singapore (2014) e nel 2018 nella sede londinese della galleria; Mekane di Roma (2020); Galleria Mazzoli di Modena (2022). Musei e spazi pubblici gli dedicano negli anni mostre personali: “Porte d’Oriente”, mostra itinerante in sedi museali dell’ex Jugoslavia (1989); “Diari di guerra”, Museo Civico di Gibellina (1991); “Pizzi Cannella”, Santa Maria della Scala di Siena (1997); “Carte 1980- 2001”, Museo Archeologico di Aosta (2001); “Polittici”, Castello Colonna. Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Genazzano (2003); “Le Mappe del Mondo”, Teatro India di Roma (2004); “Pizzi Cannella, sept ou huit chambres à l’hôtel des Arts”, Hôtel des Arts-Centre Méditerranéen d’Art-Conseil Général du Var di Tolone (2004); “Cattedrale”, MACRO Testaccio di Roma (2006-2007); “Il teatro di Pizzi Cannella”, L’Espal- Centro Culturale di Le Mans (2010); “Chinatown. Invito al viaggio”, mostra itinerante allestita presso le Pagliere del Complesso di Palazzo Pitti a Firenze (2010), nel 2011 alla Fondazione Mudima di Milano e l’anno seguente al Musée d’art moderne et contemporain - Saint-Étienne Métropole; “Bon à tirer”, Galleria d’Arte Moderna di Udine (2011); “Pizzi Cannella. Ceramiche”, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (2013); “Pizzi Cannella. La Fontana Ferma. Fusioni in bronzo 1987- 2013”, Complesso Monumentale, Carcere Borbonico di Avellino (2015); “Pizzi Cannella”, Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra (2015); “Pizzi Cannella. La Habana”, Biblioteca Nazionale Josè Martì de L’Avana (2015); “Pizzi Cannella. Piero da Todi”, Sala delle Pietre, Palazzi Comunali di Todi (2016); “Interno via degli Ausoni”, Fondazione Pastificio Cerere di Roma (2016); “Salon de Musique and Other Paintings”, Palazzo d’Inverno, Ermitage di San Pietroburgo (2017); “Almanacco Napoli”, Cappella Palatina del Maschio Angioino di Napoli (2019); “Pizzi Cannella. Solstizio d’Inverno”, Sala del Mosaico, Biblioteca Classense di Ravenna (2021); “Pizzi Cannella.Le Migranti”, Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, Roma (2024). Prende parte a numerosi eventi ed esposizioni collettive. Sue opere sono esposte permanentemente in importanti collezioni pubbliche e private, tra le quali: Palazzo Reale di Milano, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Collezione Maramotti a Reggio Emilia, Casa Schirolli-Bulbarelli di Mantova, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Museo Mumok di Vienna, Hotel des Arts di Tolone, Museo d’Arte Contemporanea di Pechino, Musée d’art moderne et contemporain Saint-Étienne Métropole, Collezione Unicredit di Milano, Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, Biblioteca Nazionale Josè Martì L’Avana, MACRO di Roma, San Giorgio in Poggiale a Bologna, Biedermann Motech a Villingen-Schwenningen (Germania) e all’Ermitage di San Pietroburgo